Il senso di responsabilità nei confronti della propria vita non consente di perdere occasioni. Il desiderio di diventare giorno dopo giorno una persona migliore permette di scegliere la strada giusta, lasciarsi andare all’istinto, scoprire un’etica dei propri bisogni e sentimenti. Il viaggio alla scoperta di se stessi è quanto di più raro e prezioso esista. Alessandra XaNa Roticiani è partita per questo viaggio, iniziato con l’esperienza dell’Xplore Festival, e oggi è disponibile a condividerne le zone di luce e quelle d’ombra.
Alessandra, che cos’è l’Xplore e cosa ha rappresentato per la tua vita?
L’Xplore è un evento nato dall’idea del coreografo e artista concettuale Felix Ruckert, una giocosa fusione tra arte, pratiche del corpo e sessualità che ha riscosso molto successo, aumentando a ogni edizione il numero dei partecipanti. Per me ha rappresentato un momento di passaggio, un’iniziazione. Ma anche un grande richiamo verso quello che sarebbe potuto accadere dopo, un momento visionario, ispirato e ricco di stimoli che hanno aperto una porta della quale non pensavo di riuscire mai a trovare la chiave.
Il femminismo insiste molto sulle pratiche di autodeterminazione, quali delle esperienze fatte ad Xplore rientrano secondo te in questa categoria?
Per me, più che una “pratica”, l’autodeterminazione è stata una necessità, una scelta dettata dall’istinto di sopravvivenza, è stato ascoltare la voce interiore che mi guidava attraverso le scelte e le prospettive che la vita mi stava proponendo e seguirla fino in fondo, affrontando molte delle mie paure senza cedere all’esitazione di tirarmi indietro. L’esperienza che ho avuto ad Xplore è stata così profonda perché ha coinvolto tutti gli aspetti del mio essere, partendo dal corpo (perché è inevitabile, tutti ne abbiamo uno con cui fare i conti) e dal suo linguaggio primitivo che trova attraverso la sessualità un canale di espressione, per arrivare a livelli più mentali e spirituali. Il Festival Xplore punta alla consapevolezza, all’esperienza sicura e protetta di quegli aspetti della nostra natura, come appunto la sessualità, che normalmente vengono soppressi. Durante i tre giorni del Festival ho potuto sperimentare personalmente cosa significhi essere se stessi senza la paura di essere giudicati, in un ambiente accogliente e costruttivo.
Questo è stato principalmente il motore della mia autodeterminazione, aver acquisito consapevolezza a proposito della mia natura e delle mie possibilità.
Visto il tema di questa edizione, che tipo di “nutrimento” proporrai ai partecipanti del tuo workshop?
Il mio sarà un Workshop di Shiatsu, ma non solo.
Il titolo è “Sotto Pressione”, chi di voi conosce lo Shiatsu sa che la pressione è lo strumento base di questa pratica, stavolta la useremo per andare a riscoprire cosa significa riattivare le funzioni primordiali del nostro organismo. Faccio un esempio: durante la gestazione il feto è circondato per tutti i 9 mesi dal liquido amniotico che esercita una pressione costante, senza la quale non ci sarebbe alcuno sviluppo. Andremo a ripercorrere questa esperienza per tornare a riconnetterci con quella fase.
Più “nutrimento” di così…
Consiglieresti la partecipazione a questo evento anche a persone molto giovani (18/23 anni)?
Assolutamente si, credo che entrare in contatto con gli aspetti e le tematiche proposte da Xplore in giovane età sia un’ottima opportunità per gettare le basi di una consapevolezza importante, soprattutto per le donne. Avere gli strumenti per conoscersi in profondità aiuta ad accrescere il senso di autostima, spesso un valido alleato contro ogni forma di violenza.
Se siete curios* di approfondire le avventure di Alessandra in terra tedesca vi rimandiamo al suo blog personale “Il mio BDSM e altre storie da Berlino – L’incontro con la sessualità come mezzo comunicativo ed espressivo”:
Se avete più di 18 anni e siete interessati a partecipare all’evento, cliccate su questo link per l’iscrizione, o visitate il sito di Felix per conoscere meglio l’ideatore.