La prima volta che vidi un’opera di Lisa Eleuteri Serpieri provai un sentimento molto simile al colpo di fulmine. Conservai gelosamente il suo biglietto da visita per anni, tutti quelli necessari a completare gli studi universitari e trovare un lavoro “serio”. Non avevo dubbi sul regalo che mi sarei concessa con i primi risparmi. Così quel biglietto da visita fu liberato dal fondo del cassetto. “Down by the water XVIII” è parte della mia casa -non nel concetto fisico delle quattro mura ma in quello più caldo di “cuccia” nella quale mi sento protetta- e parte integrante del mio primo progetto di scrittura che ha potuto beneficiare del suo utilizzo come immagine di copertina.
Consiglio a chi sarà a Roma dal 21 Ottobre al 17 Novembre di partecipare a “Dinstance”, la mostra personale di Elisabetta Eleuteri Serpieri presso l’HulaHoop Club e Gallery, con l’auguro che possa regalare le stesse emozioni che l’incontro con questa artista straordinaria ha donato a me.
Nota sulla mostra:
Come si può avere una visione “distante” di ciò che ci appartiene?
Lisa Eleuteri Serpieri nelle opere di Distance ci invita a provare questo distacco, portandoci ad osservare ciò che apparentemente conosciamo e riconosciamo a memoria – il corpo nella sua complessità e totalità – da un punto di vista “diverso”, frammentato.
Il corpo perde una connotazione completa, l’artista ne esalta alcune parti, ne sottolinea l’importanza, li mette come in “macropiano” attraverso una pittura definita a discapito dello spazio nella quale si inserisce, che sovente regala un’atmosfera senza contorni e nette definizioni.
Le figure di Lisa sono prevalentemente donne, non hanno un volto in quanto volutamente viene escluso nell’inquadratura della tela, o nascosto dal corpo stesso e in quei corpi senza fattezze ci si può riconoscere perché, in una muta lingua, dialogano con un codice universale di forme e colori.
Lo stilema cromatico ci parla di malinconia e fragilità ma si contrappone alla forza che è propria della costruzione formale e compositiva di queste opere, una lotta archetipica e quindi universalmente riconoscibile.
Sono elementi questi che ci fanno guardare l’Io nella sua totalità; il corpo come materia organica e composta da parti distinte e inserite in uno spazio, e il corpo rivolto allo spirito, inteso come realtà astratta e senza confini, aspetti che generano una condizione “frattale” che va oltre la dimensione spazio temporale.
Distance è un progetto che nasce nel 2011 e che ha già visto molte tappe in Italia; L’HulaHoop Gallery ha scelto di ospitare e mettere in mostra questo progetto, inaugurando la nuova stagione espositiva Venerdì 21 Ottobre dalle ore 19,30.
Una perfomance live con violino e arpa legata al progetto artistico chiuderà la serata:
Paola Morales e Francesca Trovato sono le musiciste che esploreranno nuove possibilità di dialogo tra la grazia dell’eredità classica e la freschezza della musica contemporanea.
Nota sull’artista:
Figlia di un grande disegnatore di fumetti, Paolo Eleuteri Serpieri, Lisa è cresciuta tra tele, colori e pennelli, sviluppa sin da bambina una grande sensibilità per le arti figurative. Proveniente da studi artistici al Liceo nel 93 si diploma presso l’Accademia di Moda e Costume di Roma e intraprende la carriera di costumista che abbandonerà definitivamente nel 2000 per dedicarsi completamente alla pittura.