Diego Glikman

Animalesque: Sex Positive Party

Il più feroce atto di violenza che possiamo compiere a danno di noi stessi è la chiusura. Le fasi della vita in cui ci sentiamo “arrivati”, “self assured” o giudicanti sono quelle nelle quali siamo cerebralmente morti. È la curiosità il vero motore dell’evoluzione, e osare è lo strumento principe per crescere. Si può sperimentare in tanti modi; farlo attraverso il corpo è un’esperienza emotivamente impegnativa e destabilizzante. Al servizio di un elité, che è pronta a uscire dalla finta sicurezza offerta a buon prezzo dalla quotidianità e mettersi in gioco, Diego Glikman porta avanti nella capitale diversi progetti coraggiosi e complessi. Diego – di origine argentina e cresciuto a Roma, è un video designer con una passione per il disegno e l’erotismo. E’ attivista in ambito di Tantra, BDSM, antisessismo, Poliamore e Post-Porno. Dopo aver frequentato i Bonobo Tribe in California, sex party il cui motto è “poche aspettative alte possibilità”, decide di organizzare gli Animalesque Party, per portare a Roma una cultura Sex-Positive, che riscuotono un successo inaspettato, non soltanto in ambienti attivisti e di nicchia.

Effetto Neve
Effetto Neve

 

Diego, per chi è a digiuno, che cos’è un sex positive party?

Il termine credo di averlo coniato io, mettendo insieme due concetti:

-un sex party è una festa in cui si va per fare sesso.

-il movimento sex positive è quello che nasce negli ultimi anni ‘60, ispirato da Reich, per cui la sessualità va vissuta come un energia positiva, senza nessun giudizio morale, purché sia consensuale.

Qual’è la filosofia dell’“Animalesque”?

L’Animalesque è una festa della sessualità libera e giocosa. Per chi volesse, metto a disposizione i miei costumi e gadget animali, ed è bello vedere come le persone vestite in questa maniera buffa rendano l’atmosfera più leggera. Vi è un salottino dove espongo disegni e foto, dove sono a disposizione libri di poesie, fumetti e foto che trattano il tema del sesso e intanto proietto dei filmati post porno.

Per me è importante che i partecipanti possano esprimere i propri desideri e paure, non quelle che hanno nella quotidianità, bensì quelle che provano durante il cerchio di apertura.

Poi si balla per essere presenti nel corpo, concentrandosi sui sensi e si fanno dei giochi sul consenso, che è l’elemento cardine per potersi fidare degli altri e quindi lasciarsi andare. Infine facciamo qualche altra pratica per rompere il ghiaccio ed entrare in contatto.

Per poter cogliere pienamente tutte le opportunità che un sex party può donare, è importante che i partecipanti siano aperti, accoglienti e in uno stato di confort nel mostrarsi vulnerabili. Tutto ciò è possibile solo se c’è la fiducia. Come riesci a costruirla? Che tipo di implicazioni ha?

Per poter interagire con gli altri in maniera libera e superare gli imbarazzi e i pudori a cui siamo stati abituati, come prima cosa le persone si devono sentire accolte e non percepire alcun tipo di giudizio morale da parte del gruppo. Naturalmente in questi eventi le persone non si conoscono tra di loro e quindi è importante per questo scambiare almeno una battuta, con un giro di presentazioni. Lì spiego i principi base, a cui tutti sono invitati ad attenersi:

– le interazioni tra i partecipanti devono essere consensuali e quindi bisogna chiedere il permesso, preferibilmente verbale, prima di approcciare qualcuno. Ognuno si fa carico delle proprie emozioni e delle proprie azioni: tutti sono responsabilizzati per avere uno spazio sicuro e inclusivo;

– non vi è nessun tipo di obbligo a partecipare alle attività e quindi chi non ha voglia può sedersi a guardare senza per questo sentirsi un intruso; se sente il bisogno di parlare con qualcuno ci sono dei volontari che sono a disposizione per dare sostegno.

 

Ho avuto il privilegio di assistere a un gioco del consenso. Sono profondamente convinta che se giochi di questo tipo fossero introdotti nel nostro sistema scolastico – dall’asilo al termine del liceo!- il mondo sarebbe un posto migliore. Puoi spiegare in cosa consistono tali giochi e perché è importante che dopo il “no” venga detto un “grazie”?

Il consenso è il pilastro fondamentale di questo tipo di eventi: le paure più grandi che si hanno nei rapporti interpersonali sono di essere invasi e di essere rifiutati. Il modo migliore per evitare di incappare in queste situazioni che rompono la fiducia negli altri e in noi stessi è chiedere.

Il consenso non è solo il permesso di fare qualcosa, ma è una capacità di ascolto empatico dell’altro. Bisogna quindi lasciare lo spazio alla persona di rispondere, senza sentirsi condizionata dalle aspettative.

Queste pratiche sono importanti perché, da un lato, si impara a esprimere liberamente una risposta – se stiamo a occhi chiusi, sentiamo meno impedimenti a dire di NO perché il rifiuto non è personale, diciamo di NO alla richiesta; dall’altro lato, conosciamo anche i limiti delle persone. Ricevendo un NO a una proposta diventiamo informati su quello che all’altro non piace e abbiamo la possibilità di trovare altre strade, per noi è importante che chiunque si senta a proprio agio a potersi esprimere liberamente. Per questo si ringrazia. Possiamo imparare a gestire il rifiuto prendendolo come un’opportunità di fare altro.

 

Effetto Neve
Effetto Neve

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento e/o per partecipare alla festa di seguito si riportano i contatti di Diego:

mail: dieghetti@yahoo.com

Fb: http://www.facebook.com/diego.glikman

Per chi fosse interessato ad approfondire le tematiche trattate nell’evento xplore (da cui sono tratte le foto di Effetto Neve) riportiamo i contatti di:

FELIX =

http://www.felixruckert.de

e il link dell’evento xplore citato:

http://www.xplore-festival.com/

 

Illustrazione di Diego Glikman; Fotografie di Effetto Neve.

Author: MelaniaMieli

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